Condannati a morte salvati dall'esecuzione, prigionieri di coscienza rilasciati, passi avanti verso la fine dell'impunità:
sono queste alcune delle buone notizie del 2015 ottenute grazie all'impegno di chi sta dalla parte dei diritti umani.
Per affrontare un dibattito ''integrale'' sulle sorti del Paese, non basta auspicare forme di associazionismo tra parti che si sono contrapposte, mentre il loro destino, e quelle della nazione, è quello di integrarsi a vicenda, con una reciproca mediazione, alla ricerca di una possibile complementarietà
Il mese scorso, 20 baha’i sono stati arrestati dalle autorità iraniane, che hanno anche effettuato una serie di chiusure coordinate di negozi, a danno di circa 28 baha’i proprietari degli esercizi.
Il risultato della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici della settimana scorsa, noto come COP21, che ha prodotto un accordo firmato da 196 nazioni per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, è un passo significativo verso una maggiore unità e collaborazione tra le nazioni mentre il mondo impara ad affrontare importanti sfide globali, dice la Baha’i International Community (BIC).
Alla conferenza per il clima di Parigi, i leader di tutto il mondo hanno appena firmato un accordo storico che davvero può salvare tutto ciò che amiamo!
In un nuovo rapporto diffuso oggi,Amnesty International ha denunciato come decenni di forniture mal regolamentatedi armi all'Iraq e gli scarsi controlli sul terreno abbiano messo adisposizione del gruppo armato che si è denominato "Stato islamico" un ampio emortale arsenale, usato per compiere crimini di guerra e crimini control'umanità su scala massiccia nello stesso Iraq e in Siria.
L’elevato numero di giovani eritrei in fuga dal servizio militare a tempo indeterminato sta contribuendo all’attuale crisi globale dei rifugiati e si tratta di persone che hanno diritto alla protezione internazionale. Queste sono le conclusioni di un nuovo rapporto di Amnesty International sull’Eritrea, intitolato “Nient’altro che disertori. Come la leva a tempo indeterminato ha creato una generazione di rifugiati”.
Fino al 17 dicembre, centinaia di migliaia di sostenitori e simpatizzanti di Amnesty International invieranno lettere, mail, sms, fax e tweet per chiedere il rilascio di attivisti finiti in carcere per aver espresso pacificamente il loro dissenso, dare sostegno alle vittime di tortura e accendere i riflettori su ulteriori violazioni dei diritti umani.
Alla vigilia del quinto anniversario dell’assegnazione dei campionati mondiali di calcio del 2022, Amnesty International ha denunciato che in Qatar lo sfruttamento del lavoro rimane massiccio e che le autorità non hanno avviato significative riforme per porvi fine.
Sulla politica di Renzi è legittimo essere in disaccordo. Ma sulla guerra nel pantano mediorientale che piace ai seguaci del nostalgico "armiamoci e partiamo", la cautela e la prudenza mostrate dal presidente del Consiglio con accenti non diversi da quelli usati da Obama, sono condivisibili senza riserva
Finora, gli stati membri del G20 si sono impegnati a reinsediare circa 140.000 rifugiati provenienti dalla Siria, un numero molto basso rispetto a quello necessario. Lo scorso anno, avevano offerto posti per il reinsediamento a un decimo dei rifugiati che ne avevano bisogno.
11 e 12 novembre Il Summit dovrebbe concludersi con una dichiarazione congiunta relativa al salvataggio di vite umane, alla protezione dei rifugiati, allo sviluppo, all’immigrazione legale e al movimento delle persone.
Un rapporto diffuso oggi da Amnesty International denuncia la vasta scala e la natura cinicamente organizzata delle decine di migliaia di sparizioni forzate avvenute negli ultimi quattro anni ad opera del governo siriano.
Il filmato inedito del processo di alcuni membri dell'organo di governo della comunità bahá'í in Iran risalente al 1981 è stato trasmesso per la prima volta come parte di un documentario sul sistema giudiziario dell'Iran. Quei membri sono stati fucilati da un plotone di esecuzione poco dopo il loro breve processo.