Personalmente ritengo che, anche dall’ultimissimo contatto diplomatico di Istanbul, non sia uscito nulla di buono: si sono date infatti sfumature diverse alle condizioni di un’intesa solo allo scopo di non ripeterle con le stesse parole di inizio conflitto. Ciò che è grave, anzi gravissimo, è costituito dal fatto che la Russia putiniana si finge disponibile ad una tregua, ma non ad un cessate il fuoco, e ciò solo per prendere fiato, riposizionarsi per poi rispendersi militarmente sulla base di quanto ha capito in questi 35 giorni di guerra quanto a logistica, mezzi militari, debolezze dell’Ucraina e quant’altro. Anche i 15 anni messi proposti per un “referendum”, pilotato con le armi da una parte, sulla destinazione della Crimea, mi sembra un escamotage volto a prendere tempo sia da una parte che dall’altra, visto che le posizioni continuano praticamente ad essere in uno stallo nella prospettiva di una potenziale guerra immediata e/o nel medio lungo termine, a meno di un miracolo.
Abbiamo sentito tutti fin troppi analisti in materia ed, oggettivamente, a me è parso di assistere alla stessa rappresentazione di coloro che hanno tergiversato per il… Covid: tutto e contrario di tutto.
La realtà è che Putin ha capito di aver perso non solo la guerra, ma anche la faccia non solo di fronte al suo popolo, ma anche del mondo libero, realtà negativa che in cuor suo, da “buon” dittatore, non potrà mai accettare, costi ciò che costi, ossia anche la distruzione del mondo. Chi non ha ancora capito questo, dovrebbe rivedere il suo personale indice di intelligenza, scusandomi della presunzione.
Unica arma per abbatterlo, sia pur con lunga pazienza, sta nei magazzini bellici (si fa per dire) della stampa libera che, un po’ per volta, facendosi largo sui social ed altri canali penetrabili, possa far capire alla gente, sin qui costretta ed umiliata quando non affamata, che vivere è altra cosa, pur tenendo conto da parte nostra che forse anche le democrazie avrebbero bisogno di una rispolverata.
E ciò in attesa, auspicabilmente non lunga, che si realizzi il giusto disegno politico che ha contraddistinto ogni dittatura, e quindi ogni dittatore...
Arnaldo De Porti