I contagi registrati nel focolaio di Itaewon, il quartiere della movida di Seul, sono saliti a 120, a causa delle infezioni secondarie che stanno emergendo non solo nella capitale, ma anche in altre città, come Busan, e l’isola di Jeju, diffondendo il timore di una nuova ondata nel Paese. Il ministero della Sanità ha riferito di 20mila test fatti finora per circoscrivere l’infezione. Il «super diffusore» è un uomo di 29 anni che ha frequentato a Itaewon, nel weekend del Primo maggio, cinque locali in prevalenza legati alla comunità Lgbtq.
120 casi nei luoghi della movida di Seul
Corea del Sud, 120 casi nei luoghi della movida di Seul
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