In vista dell’incontro che domani avrò presso il Ministero dello Sviluppo Economico in merito al Piano strategico di Poste Italiane che prevede la chiusura di 455 uffici postali e la riduzione di orari per altri 608 sul territorio nazionale, ho avuto modo di conoscere e approfondire l’aspetto delle riduzione d’orario di apertura dei 26 uffici coinvolti in provincia di Cremona.
Ben 7 Uffici (Camisano, Capergnanica, Casalmorano, Fiesco, Izano, Martignana Po, San Daniele Po) dovrebbero subire una contrazione del 50%, passando da 6 a 3 giorni di apertura; 17 Uffici da 4 a 3 giorni (Acquanegra Cremonese, Bonemerse, Capralba, Casale Cremasco, Casaletto Ceredano, Cicognolo Po, Credera Rubbiano, Cremosano, Genivolta, Malagnino, Motta Baluffi, Paderno Ponchielli, Pescarolo, Pieve San Giacomo, Ricengo, Ripalta Arpina, Stagno Lombardo); Castelvisconti e Cumignano vengono ridotti al lumicino con 2 giorni di apertura a settimana.
Come si può ben vedere anche le riduzioni d’orario avranno un forte impatto sull’accessibilità ai servizi postali da parte dei cittadini e delle imprese locali. Inoltre, con incontri e interlocuzioni con CISL e CGIL ho approfondito l’aspetto degli organici insufficienti che, già ora, non consentono la corretta copertura delle postazioni di sportello, situazione che comporta anche chiusure improvvise e immotivate di Uffici per mancanza di personale. La cosa più incredibile è che tutto ciò avviene mentre Poste Italiane, con proprie risorse economiche, porta avanti un piano di “uscite agevolate”, piano che negli ultimi due anni ha portato a ridurre gli organici di circa 8000 unità.
On. Franco Bordo, Deputato della Repubblica Italiana per Sinistra Ecologia Libertà
Franco Bordo (SEL): ‘Inaccettabili le riduzioni di orario degli uffici postali’
Trasmettiamo il comunicato del Deputato di Sinistra Ecologia Libertà
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