Il premier di Malta Robert Abela alla fine ha fatto sbarcare i 425 migranti rimasti per quasi 40 giorni in mare a bordo di quattro imbarcazioni turistiche al largo dell’isola.
Lo sbarco è avvenuto oggi a seguito della rivolta che sarebbe scoppiata su una delle navi: alcuni migranti facendo irruzione nella cucina di una delle imbarcazioni, armati di coltelli, avrebbero minacciato di prendere "in ostaggio l'equipaggio e far saltare una bombola a gas" secondo quanto riferito dallo stesso premier maltese che non lesina critiche di fronte al solito immobilismo all’Unione europea: "L'Ue sapeva tutto, ma se n'è lavata le mani".
Bruxelles "aveva detto che ci avrebbe aiutato se avessimo permesso lo sbarco. Ora non c'è più nessuna scusa" ha proseguito Abela ,in riferimento alla redistribuzione dei migranti. Le barche erano state noleggiate dal governo maltese proprio per non concedere loro asilo.