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Ripartire dalla sobrietà e abbandonare il mito del progresso | Alessandro Lucia

| Scritto da Redazione
Ripartire dalla sobrietà e abbandonare il mito del progresso | Alessandro Lucia

Riporto di seguito il discorso, parzialmente riveduto, che ho pronunciato il 22 Maggio 2011, dal palco di Vadem-Eco*, evento organizzato dall’Associazione Culturale Giovanile Controtempo sul tema dell’ambiente e dell’ecologia

Il pianeta, ormai da tempo, sta dando segnali di un tracollo sociale e ambientale che sembra sempre più ineluttabile. Forse, però, questa situazione nel medio-lungo termine, non è del tutto irrecuperabile, anche se di sicuro non possiamo definirla una passeggiata.  L’Associazione Controtempo ha organizzato questa che spero sia stata una bellissima giornata per cercare di riflettere sui doveri e sui compiti dell’individuo in merito a questioni così delicate

Voglio partire prendendo spunto dalla riflessione che Francesco Gesualdi, fondatore del “Centro nuovo modello di Sviluppo”  ha operato nel suo ultimo libro “Sobrietà”: è proprio questa la parola chiave, che meglio di tutte può descrivere questo nostro impegno. E’ chiaro inoltre che questo impegno interessa soprattutto noi abitanti del cosiddetto “primo mondo”.

Poiché il collasso ambientale va di pari passo con quello sociale, credo che l’unica maniera efficace per tentare di arginare questa situazione, è che il “nord” del mondo accetti e si impegni a ridurre e rallentare la propria marcia, anche se questo significherebbe dare un duro colpo all’attuale sistema economico e significherebbe mettere in discussione il tanto venerato mito del progresso che ci portiamo dietro da almeno due secoli.

Ma forse, in fondo, non è necessariamente vero che il sistema economico migliore si debba basare sulla crescita sfrenata, sul consumo, sul progresso. Se analizzassimo a fondo la questione, forse potremmo vedere che è possibile costruire una società che riesca a coniugare sobrietà individuale, diritti fondamentale (per tutti) e tutela dell’ambiente. Proprio dell’ambiente vogliamo occuparci, un esempio: l’accumulo di anidride carbonica, associata alla distruzione delle foreste sta provocando rapidi cambiamenti nel clima che causeranno (e già causano) grandissimi sconvolgimenti ambientali. Quindi viene da chiedersi: se ponessimo un freno all’iperproduzione e all’iperconsumo, potremmo evitare che le genti future debbano trovarsi a fronteggiare disastri anche peggiori di quelli a cui ci troviamo davanti noi.

E’ altrettanto evidente che non basta intervenire superficialmente: dobbiamo progettare l’alternativa dalle fondamenta, partendo da semplici iniziative individuali che possono, a lungo andare, risultare fondamentali in prospettive più generali.  Queste scelte si chiamano consumo critico e riciclo.

Consumo critico significa far valere la nostra posizione in un momento banale come quello del fare la spesa, scegliendo i prodotti non solo in base alla (presunta) qualità o al prezzo, ma anche in base alla storia dell’impresa che li produce. Preferire per esempio prodotti di origine equo-solidale o “chilometro zero”, e via dicendo. E’ una specie di boicottaggio finalizzato a far capire alle grandi imprese che devono cambiare la propria politica, se vogliono evitare di perdere grosse quote di mercato.

L’altro punto è la questione importantissima del riciclo e della raccolta differenziata, punto che non ha bisogno di particolari esemplificazioni, anche perché abbiamo avuto sotto gli occhi a cosa può portare una cattiva se non inesistente gestione dei rifiuti.

Per concludere, l’Associazione Controtempo vuole raccogliere l’appello lanciato da Francesco Gesualdi, che è quello di discutere e diffondere la prospettiva di una società basata sulla sobrietà e spero che questa riflessione possa contribuire a migliorare la situazione e a migliorare noi tutti come individui e cittadini.

Alessandro Lucia

 

* Vadem-Eco è stato un evento organizzato come detto dalla Associazione Controtempo, il 22 maggio 2011, finanziato dal Comune di Cremona, in seguito alla vittoria del bando di concorso "Think Town", patrocinato dall'Assessorato alle Politiche Giovanili.La giornata si è svolta in Piazza Roma, con l'accompagnamento musicale di giovani gruppi cremonesi, alternati a letture di testi e di poesie in tema con la giornata, e di discorsi come questo riportato. Inoltre erano presenti il banchetto di Book Crossing, vari stand di associazioni come AltroRiciclo, Comitato Acqua Pubblica, UnaCremonaOnlus, Forum Giovani Ambiente e CreaFuturo, con spazi dedicati alla libera espressione artistica di tutti, attraverso materiali di riciclo.

L'Associazione Culturale Giovanile Controtempo è un gruppo, legalmente riconosciuto, che si occupa di eventi culturali e di stampo sociale nella città di Cremona. E' composta da ragazzi di scuole superiori e università, ed è aperta a tutti gli studenti che volessero farne parte. Per saperne di più, e per contatti, visitate la pagina di Facebook https://www.facebook.com/pages/ACG-Controtempo/169264373087770

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