Dopo la preoccupante impennata di contagi, durante la notte il governo di Israele ha approvato un rafforzamento del lockdown già in corso, introducendo misure più restrittive che resteranno in vigore almeno fino all’11 ottobre prossimo, fino alla fine delle festività ebraiche.
I servizi non essenziali resteranno chiusi, mentre i ristoranti potranno effettuare soltanto consegne a domicilio. Si potrà manifestare, ma a non più di un chilometro dalla propria abitazione e in gruppi di massimo 20 persone.
Visto il periodo di festa non è stato possibile imporre la chiusura totale dei luoghi di culto, che saranno però in funzione soltanto per le cerimonie di Yom Kippur, il 28 settembre prossimo, e con un numero limitato di partecipanti.
L’Aeroporto di Tel Aviv-Ben-Gurion, il più grande e trafficato di Israele, rimarrà chiuso ai voli in partenza almeno fino alla fine delle festività ebraiche.
La decisione è stata presa dopo che ieri Israele ha toccato un nuovo record di contagi: 6.861 nuovi casi in 24 ore, con una pressione sugli ospedali e le strutture sanitarie in preoccupante crescita. Le nuove misure entreranno in vigore a partire da domani, venerdì 25 settembre.