Sabato, 20 aprile 2024 - ore 09.27

Nuovi orari a palazzo verbania per fruire il dipinto di Nanne Schrader di Boldini

Centinaia i fruitori che hanno visitato in questi giorni Palazzo Verbania per ammirare il Capolavoro per Luino (a cura di Federico Crimi) lo stupendo dipinto di Lady Nanne Schrader nata Wiborg ritratta da Giovanni Boldini nel 1903. L' ingresso è libero. Il dipinto resterà a Palazzo fino al 15 gennaio e sarà fruibile negli orari in allegato.

| Scritto da Redazione
Nuovi orari a palazzo verbania per fruire il dipinto di Nanne Schrader di Boldini Nuovi orari a palazzo verbania per fruire il dipinto di Nanne Schrader di Boldini
Cercando di ricostruire accuratamente il panorama  artistico in cui Giovanni Boldini ha vissuto, scopriamo la societa' parigina di fine '800.
Boldini resta incredibilmente affascinato da questo clima effervescente e scintillante di fin de siècle, si reca  nei migliori salotti della ville Lumière, frequentandoli con celebrità come Marcel Proust,  che li descrive nella sua Recherche in pagine di grande letteratura francese.
A Parigi, il pittore Ferrarese intesse relazioni con celebri couturiers, scegliendo le creazioni più adatte alle signore e signorine raffigurate nei suoi ritratti con una particolare cura nel dipingere  organza, taffetà, pizzi. Il tutto impreziosito da gioielli scintillanti, lucenti come i suoi incarniti femminili.
Lina Cavalieri ed Eleonora Duse sono solo due tra le tante donne raffigurate che  frequentavano i salotti europei è la società artistica, culturale e borghese del tempo.
Giovanni Boldini viene ricordato dopo la sua morte da Vogue Francia e Vogue America  come il pittore dell'eleganza, colui che era riuscito,  avendo vissuto così profondamente il suo tempo,  a trasferire nelle sue tele un modello di stile efficace intenso e particolare, quell' eleganza che avrebbe esercitato una forte influenza sulla moda di quel momento - era il 1931 - ma anche su quella degli anni a venire.
Questo lungo percorso attraversa tutto il '900 tanto da contaminare anche le ultime collezioni di haute couture di stilisti importanti che per le loro ultime  sfilate hanno dichiarato di essere stati ispirati dalle donne di Boldini. Per esaltare i gioielli della Belle Epoque in esposizione a Luino il taffetà di seta (100 per cento) Taroni di Como.
In esposizione anche un impalpabile tessuto dorato che esalta la lucentezza di timide roselline in raso di seta da una collezione di Gianfranco Ferré. 
Per le stoffe un ringraziamento va alla camiceria Oldani. 
 Il rapporto tra Ferré e il celebre artista ferrarese si trova anche nelle pagine della biografia di Gianfranco Ferré scritta da Maria Vittoria Alfonsi:"... alcune volte ha fatto ricordare Boldini e le sue indimenticabili donne tutte lusso e splendore tra pizzi e fiori ".
Un souvenir dei pizzi preziosi delle sorelle Callot che durante la Belle Epoque parigina impreziosivano le creazioni dei couturier a' la page come Worth.Un modello per Ferré.
Ferrè stesso dichiarerà  infatti, come appare sul sito della Fondazione Gianfranco Ferré,
"Balenciaga, Dior, Chanel: sono queste – insieme a Worth che per me è il reale fondatore della moda in senso “moderno” – le grandi figure di riferimento per l’eleganza contemporanea e, in particolare, per il mio modo di concepirla e di realizzarla sulla base di quelle che considero vere e proprie affinità, in particolare nei confronti di Balenciaga e di Dior. Con Balenciaga per l’assoluta perfezione delle sue forme e dei suoi volumi – anche di quelli eccentrici, esasperati, irregolari in modo sublime.
Gianfranco Ferrè
Fonte sito ufficiale Fondazione Ferré
L' opera e' forse il primo grande miracolo artistico di Boldini di inizio secolo: esempio di una poetica al femminile senza peso e vivificata da una sensualità senza carne, simile in tutto a una musica di Debussy. A questo ritratto tanti altri seguono, tutti raffinati nel fissare in un palpito di ali la bellezza di giovani dame accarezzate amorevolmente dal pennello dell'artista. Stefano Bosi
 
 
L' artista si diverte (ora) a ritrarre le sue 'modelle' in ambienti sempre più 'neutri' e spogli, atteggiandole in pose scattanti ed estremamente dinamiche. Spesso capita che nella loro tensione interna solo una parte del loro corpo vada in 'corto circuito', inizi cioè a vibrare e - di conseguenza - a muoversi in piena autonomia rispetto al resto.
A questo punto l'immagine è pronta a rinascere da sè stessa e a proliferare nello spazio. Ne è un esempio il ritratto di Lady Nanne Wiborg (1867  - 1939), personaggio di spicco dell'alta società londinese, nella quale Boldini coglie un capriccio impaziente, instabile. Letterario, verrebbe da dire. Non a caso la nobildonna, nata a Kragero, in Norvegia, e moglie dell'industriale tedesco Thaddeus Schrader, è stata presidente di importanti circoli culturali, nonché organizzatrice di eventi musicali in tutta Europa e concertista insieme alle due sorelle. Boldini la ritrae seduta, il collo ornato di perle,Il volto posato sulla mano destra, da cui aleggia un fremito che si propaga lungo l'intero braccio: segno di un gesto ancora in atto il quale, pur "esprimendo quello che è, (...) contiene ancora quello che è stato e già esprime ciò che vuole divenire' (Cardona 1937)
Stefano Bosi

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