Immaginate, anche solo per un attimo, di essere a Stoccolma, un venerdì mattina. Immaginate di passeggiare per la città, e, così facendo, di passare davanti al Riksdag, il parlamento Svedese, di fermarvi, e di guardarvi intorno. Probabilmente notereste qualcosa di giallo, e volgereste il vostro sguardo in quella direzione. E rimarreste stupiti. Vi sareste imbattuti in Greta Thunberg.
Greta ha solo 16 anni, treccine bionde e tanta voglia di fare qualcosa per salvare il pianeta che la ospiterà nei prossimi decenni. Tutti i venerdì mette in atto il suo “Skolstrejk for klimatet” (che significa “sciopero scolastico per il clima”), andando davanti al Parlamento Svedese munita di un cartello, con lo scopo di sollecitare i politici svedesi a fare di più per contrastare i cambiamenti climatici.
La sua iniziativa ha fatto scuola, altri studenti di altre città e nazioni si sono interessati a lei. Il 30 novembre, in trenta città australiane, migliaia di giovanissimi studenti hanno disertato le lezioni per protestare contro il governo, accusato di non affrontare la crisi climatica. Jean Hincliffe di Sydney, davanti ai ragazzini (tantissimi) che hanno aderito alla protesta, ha ben sintetizzato l’obiettivo dell’iniziativa: è fuori dalla scuola che si dovrebbero prendere i provvedimenti, ma visto che ciò non accade, oggi usciamo noi da scuola.
E così sono nati i #FridaysForFuture, i venerdì per il futuro.
Greta ha anche partecipato alla COP24 di Katowice, tenendo un discorso molto più maturo di quelli che fanno molti politici di professione.
Ecco, forse è giunto il momento di raccogliere, anche in Italia, il messaggio di Greta e dei tanti ragazzini che chiedono che si pensi al loro futuro. Annalisa Corrado, co-portavoce di GreenItaly e componente del Comitato Scientifico di Possibile, ha lanciato i #verdedì, i venerdì dedicati alla mobilitazione, alla comunicazione, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza della grave situazione nella quale versa il pianeta e del poco tempo rimasto per invertire la tendenza. E anche il mondo dello spettacolo si mobilita: Alessandro Gassmann ad esempio sta promuovendo l'iniziativa #GreenHeroes, raccontando le storie di cittadini e imprese che promuovono la green economy.
Nel mio piccolo, vorrei utilizzare lo spazio che mi è stato messo a disposizione per sollecitare qualche riflessione di carattere ambientale, un piccolo #verdedì sotto al Torrazzo, insomma. Più siamo a parlarne, più cittadini conosceranno le conseguenze di lungo periodo di azioni piccole e grandi, e più amministratori, politici ed imprenditori saranno stimolati ad agire con iniziative concrete per ridurre in modo significativo l’impatto sull’ambiente.
Perché, proseguendo con questo ritmo, l’equilibrio del pianeta verrà alterato in modo irrimediabile. La natura sarà in grado di trovare un nuovo assetto, ma saremo noi umani a non trovare il nostro posto in questo nuovo mondo.
In allegato, il testo del discorso di Greta Thunberg alla COP24.
Barbara Gamba
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