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T. sonnecchiava in un angolo del compartimento affollato.

Se non mi dai subito una sigaretta di pesto un piede con il tacco.

Mi informa che la una gomma della mia bicicletta si è bucata…forse il sole

Il romanzo di Luciana Corinna Luberti, edito da Stampa Alternativa, è in libreria. Il testo racconta, senza retorica né buonismi, il percorso della dipendenza dalla droga che, negli anni Ottanta, decimò una generazione

Propongo un raccontino dettato dall' 11 Settembre

Nel nuovo centro allestito per i visitatori nel Parco, le didascalie delle foto in bianco e nero identificano gli “indiani” come miwok e non come paiute

Il treno correva su verso il nord sbuffando nella notte. T. sonnecchiava in un angolo del compartimento affollato.

Chi può scrivere letteratura definita “nativo-americana”? E chi la può commentare?

E'consigliabile fuggire a gambe levate dai boschi quando si avvertono le zaffate maleodoranti che preannunciano l’arrivo del sasquatch

Dire che eravamo poveri come “Sàant Quintìin*” è poco: non si trattava di non poter comperare cose, ma di avere fame.

Con la Fiat Bianchina familiare a vedere le partite notturne di un torneo di calcio

Ma non soffro di disturbi dissociativi. Ho il dono di riferimenti che non vengono schiacciati dalla anonimia

Il bene esiste. I pensieri positivi si traducono in azione.

Lassù. Infinito. Protettore. Avvolgente. Eterno.

Una storia drammaticamente vera

Quando sono disteso su una spiaggia e assorbo i raggi del sole mi piace sentire sulla pelle il calore che entra nel mio corpo.

Abbiamo così preso un pullmino per Milano e da lì, l'8 marzo, siamo partiti alla volta della capitale danese.

Abbiamo così preso un pullmino per Milano e da lì, l'8 marzo, siamo partiti alla volta della capitale danese.

2 giugno '46 la seconda liberazione nei racconti di nonna Barbera e di altre testimonianze del tempo.

Racconto.ltre al lavoro nei campi, in quella famiglia così numerosa c’era molto da fare.

Due favole di una volta e una poesia di nonna Giuliana per Emma, Bernard e Martin.

Chi ha una certa età non può dimenticare la vita che si svolgeva nell’ambito degli ambienti rurali almeno fino agli anni ’70.

Si cerca tanto di mantenere viva la tradizione, poi basta uno stupido errore da parte di qualcuno per distruggere una fiaba.