Amico mio Gianni Carlo, come passa il tempo. Solo “ieri” (eufemismo di riserva!)…Te lo ricordi vero quel bel giretto su quell’immancabile trenino ai giardini pubblici?
A causa della separazione dei miei genitori, fui costretto ad emigrare a La Spezia e poi essere rinchiuso in un collegio, dove mi sono sempre mancati la famiglia, gli affetti, l’amore, un punto d’appoggio a cui aggrapparmi per sfogare le mie angosce e la mia tristezza di adolescente abbandonato a se stesso.
Appuntamento alle 18:00 all’Auditorium del Museo del Violino. Il nuovo romanzo di Nothomb, Riccardin dal ciuffo, è edito in Italia, come sempre, da Voland
Fin dall’inizio della mia carcerazione (un quarto di secolo fa), ho cominciato a scrivere e non ho mai smesso. Per qualsiasi prigioniero la scrittura è un ponte fondamentale per collegarsi al mondo esterno, io quasi ogni giorno mandavo lettere e articoli a mezzo mondo per fare sentire la mia voce e sto continuando a farlo anche in regime di semilibertà. Carmelo Musumeci
L’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini che in galera passò lunghi anni diceva spesso: «Ricordatevi quando avete a che fare con un detenuto, che molte volte avete davanti una persona migliore di quanto non lo siete voi».
“Il carcere come punizione. E questo non è buono. Non c’è una vera pena senza speranza. Se una pena non ha speranza, non è una pena cristiana, non è umana. Per questo, la pena di morte non va. L’ergastolo, così freddo, è una pena di morte un po’ coperta.” (Papa Francesco)
Una volta nella galassia di Andromeda, in un pianeta chiamato Zero, si stava svolgendo una riunione con i rappresentanti nativi di tutti i pianeti sparsi nell'universo.
Ormai è un mese e mezzo che sono in regime di semilibertà: esco al mattino e rientro alla sera. Ho pensato di diffondere parzialmente questo diario che ho scritto per far conoscere le emozioni di chi esce dal carcere dopo un quarto di secolo. Vi auguro una buona lettura e un sorriso, questa volta fuori dalle sbarre… almeno fino a questa sera!
In guerra può succedere che l'amore vinca l'odio, anche per un solo giorno. La "tregua di Natale", una serie di "cessate il fuoco" non ufficiali avvenuti nei giorni attorno al Natale del 1914 in varie zone del fronte occidentale della prima guerra mondiale.
A ben pensarci, lo stile messicano è più naturale, è più a misura d’uomo. Fra un sano lentore e una stressante frenesia, una mente sana sceglierebbe il primo. Del resto, i messicani provengono da grandi e sontuose civiltà.(Agostino Spataro in "I giardini della nobile brigata")
“ (…) concede a Carmelo Musumeci il beneficio della semilibertà consentendogli di prestare un’attività di volontariato presso una struttura della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi, al servizio di persone gravate da handicap.” (Tribunale di Sorveglianza)
(A cent’anni dalla nascita di Padre Maria Turoldo, che soleva ricordare: “Beati coloro che hanno fame e sete di opposizione”. Ed ancora: “Beato colui che sa resistere”).Buona giornata Gianni Carlo, buona giornata. Ho letto di una virtuosa iniziativa presso il Centro Pastorale Diocesano, nella giornata di venerdì 25 novembre alle ore 18,00, per ricordare degnamente il centesimo anniversario della nascita di un grande uomo, David Maria Turoldo.
Tre racconti per tre momenti della recente storia d'Italia visti da un osservatorio speciale, un modo per far conoscere la realtà delle carceri nel nostro Paese. (Round Robin Editore)
La scrittrice sarà a Cremona per un incontro pubblico martedì 15 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Eventi di Spazio Comune (Piazza Stradivari, 7). L’iniziativa è realizzata con il Patrocinio e la Collaborazione del Comune di Cremona.
(…mal’aria perennemente mal’aria) Madre Terra, riprendi il controllo, riprenditi il possesso, riprendi a vivere. E non lasciare che questa gentaglia ti riduca in poltiglia. Non dirmi che questo manipolo di “inetti” ti fanno paura?!. Riprendi il tuo “posto”
Leggere è sempre stata la mia gioia più grande. E i libri, per un quarto di secolo di carcere duro, mi sono stati d’aiuto per sopravvivere. Leggere è bello, ma lo è ancora di più quando conosci l’autore del libro che leggi. Giuseppe Ferraro, l’autore di “Imparare ad Amare” (Edito da Castelvecchi) è un mio caro amico.
Con la carcerazione che ho fatto da minorenne e da giovane adulto ho espiato quasi 35 anni, su 61 anni che ho compiuto quest’anno. Si può dire che sono una creatura del carcere. Forse per questo sono così cattivo. (Diario di un ergastolano: www.carmelomusumeci.com)
In questi mesi post laurea sto pensando cosa fare da grande e sinceramente non ho le idee chiare. Desidererei fare un dottorato, in questo modo potrei continuare a studiare e portare avanti la mia lotta per l’abolizione dell’ergastolo, ma quale Università avrà mai il coraggio di dare una borsa di studio ad un ergastolano?
Il regime di tortura del 41bis di Pasquale De Feo per la collana, curata dall’Associazione Liberarsi, L’evasione possibile, editore Sensibile alle Foglie
Penso che solo i sogni riescano a realizzare la realtà. E in questi venticinque anni di carcere non ho fatto altro che sognare la libertà perché solo se la si cerca, la si può trovare. Ed io non mi sono mai stancato di cercarla sia nella mia mente che nel mio cuore.
I più informati sapevano che ad Ostiano, in un posto descritto con dovizia di particolari perché non si perdesse tempo a cercarlo, si potevano trovare delle belle foglie di tabacco.