Sia Pechino sia la Santa Sede potrebbero trovarsi dalla stessa parte e facilitare il dialogo visto che l'accordo tra Il Vaticano e Pechino è in fase di scadenza.
"E si insista - ha aggiunto Fassino - nel sollecitare Mosca a compiere per prima atti di de-escalation, riducendo la presenza militare ai confini dell'Ucraina"
Oggi dall'Asia all'Africa passando per medio oriente e l'europa orientale non sembra essere molto dissimile culturalmente dall'atteggiamento della fine ottocento.
Il mio articolo dedicato oggi alla sicurezza europea, pubblicato sui quotidiani del gruppo SAE (Tirreno, Gazzetta Modena, Gazzetta Reggio, Nuova Ferrara)
Nelle ultime settimane l’agenda delle istituzioni europee è stata travolta da una nuova crisi migratoria al confine tra Polonia e Bielorussia. Il regime di Aljaksandr Lukashenka ha infatti spinto migliaia di persone al confine con l’obiettivo di destabilizzare l’Unione Europea oppositrice del governo autoritario di Minsk.
Una crisi artificiale, ennesima provocazione di Lukashenko che con questa “guerra ibrida” vuole dare una ulteriore dimostrazione a Putin di essere l’ultimo baluardo all’avanzata dell’Europa e dei suoi valori, in quello ''scontro di civiltà'' che il leader russo vede come inevitabile. Ne scrive Anna Zafesova su Affarinternazionali.