In ogni caso, la Serbia non entrera' in Europa a stretto giro. Se andra' bene il traguardo verra' tagliato nel 2020. Ma questa e' la piu' ottimistica delle previsioni.
L’intero pacchetto azionario di maggioranza in mano a Enel sara' conferito in prima battuta a una societa' di nuova costituzione (HoldCo), il cui capitale sara' in seguito ceduto ad EP Slovakia in due fasi, ognuna delle quali per un valore pari al 50% della partecipazione.
I lavoratori delle pubbliche amministrazioni di tutta Europa andranno preventivamente informati e consultati, rispetto alle scelte che ricadranno sul loro lavoro. È questo il significato dell'accordo sottoscritto ieri a Bruxelles, e che si tramuterà presto in una direttiva europa, tra governi e sindacati.
L’emendamento, che domani potrebbe diventare una proposta ufficiale del Consiglio dei ministri, permetterebbe alle autorità di continuare a usare misure eccezionali per altri sei mesi dopo la fine formale dello stato d’emergenza
L’Unione europea rischia di rendersi complice di gravi violazioni dei diritti umani ai danni di rifugiati e richiedenti asilo in Turchia. Lo ha dichiarato oggi Amnesty International, in occasione della pubblicazione di un rapporto contenente prove schiaccianti relative a rifugiati e richiedenti asilo fermati illegalmente, tratti in arresto e spinti poi a tornare in zone di guerra da parte delle autorità turche.
"L'Europa dovrebbe ringraziare l'Italia per le migliaia di vite umane salvate in totale solitudine – ha dichiarato l’eurodeputata Patrizia Toia (Pd/PSE) – e non ci si risponda che la Commissione sta applicando le regole.
Domenica 6 dicembre durante la messa in lingua italiana, celebrata dall'arcivescovo Stefan Heße e da Don Pierluigi Vignola, nella chiesa della Missione Cattolica Italiana di Amburgo, si è esibito il presepio vivente offerto dal Comites di Hannover.
I siriani che la Slovacchia intende accettare come rifugiati dovrebbero arrivare nel Paese entro questo Natale, ha scritto martedì il quotidiano Pravda.
Interessante nota di Giuseppe Scigliano, presidente del comites di Hannover che ci comunica come le istituzioni tedesche in relazioni ai grandi movimenti di migranti in Germania stiano cambiando il modello di partecipazione.
Tutto inizia a causa di una manovra di pressione da parte dei sindacati di settore in seguito al mancato ascolto delle loro richieste da parte del ministero della Sanità
Le riflessioni che seguono sono anche frutto di scambi e comunicazioni tra persone partecipi di una comune tensione, proveniente da esperienze condivise nell’ambito dei movimenti che non smettono di lottare per il cambiamento.
Questa la protesta estrema messa in scena dalla categoria contro il ministero della Salute che a loro dire ha affrontato le questioni retributive e le condizioni di lavoro del settore in modo inadeguato. Sono arrivati a questo perché «nessuno ci ascolta», dice il capo del sindacato delle infermiere ostetriche Monika Kavecka, riproponendo cinque richieste, a questo punto urgenti, per infermieri e altri operatori sanitari tranne i medici.
Nel 1988, ad Amburgo (Germania), partecipai ad un convegno internazionale sui cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile. Si elaborarono documenti e proposte ma non se ne fece nulla.
Momenti di tensione a Place de la République a Parigi dove la polizia ha sparato alcuni lacrimogeni per disperdere i gruppi di estrema sinistra che stanno tentando di unirsi al corteo, nonostante il divieto, in vista della conferenza sul clima.
Il consiglio dei ministri del governo slovacco in seduta straordinaria ha approvato oggi un pacchetto di leggi anti-terrorismo. I provvedimenti di lotta al terrorismo che sono stati definiti nella riunione del consiglio di sicurezza dell’altro ieri, contengono modifiche alla Costituzione e a varie altre leggi.
Domenica 22 novembre, ore 19, St. Markus Kirche - Gabelsbergerstraße 6, Monaco di Baviera Il criminologo Andrea Di Nicola e il produttore cinematografico Michael Richter discutono con Maike Albath dell’attuale politica dell’immigrazione.
Tra le priorità, il monitoraggio dei confini con l’Ucraina e l’Ungheria e maggiore attenzione nei centri di accoglienza dei richiedenti asilo in Slovacchia orientale e a Gabcikovo