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Ritenendo del tutto insoddisfacente la risposta dell’Assessore e prendendo atto, dalla stampa locale, che tale progetto si sta già avviando. in data odierna abbiamo presentato un Ordine del Giorno che speriamo di portare in discussione Consigliare questo argomento di particolare rilevanza ambientale .

Marco Pezzoni (CreaFuturo) Perché perdere tempo e far perdere tempo? Se si è contrari, se non si è già spinti troppi avanti, basta fare una cosa: la Fondazione Città di Cremona ritiri la decisione del 20 novembre 2019.

Nel Consiglio Comunale di Cremona del 27 gennaio, fra i vari punti, si è discusso dell’interrogazione presentata da Luca Nolli (M5S) sul Mega Impianto Fotovoltaico nei pressi di Cremona Solidale. Risponde ’Assessore Pasquali (PD) che sostiene che il comune non ha nessun adempimento a suo carico e che l’autorizzazione è di competenza della Provincia e che ad oggi non vi è alcun progetto presentato.

Ad un mese dall’annuncio della volontà da parte della Fondazione Città di Cremona e del Comune di Cremona di promuovere il progetto di installare alle porte della città una distesa a terra di pannelli fotovoltaici per coprire 15 ettari di suolo agricolo, non si registrano aggiornamenti.

Venti associazioni contro il mega parco fotovoltaico su terreno agricolo. Un’opposizione tale che si parla già delle alternative possibili, mentre pare che si aprano le trattative per un progetto diverso

La Toscana ha vietato già dal 2011 di mettere a terra i pannelli solari, escludendo però da questo saggio divieto solo l’1% del territorio regionale, motivando questa scelta che quei terreni sono meno pregiati.

Il 2019 si chiude con un brutta decisione del CdA della Fondazione Città di Cremona , che in accordo con il Comune, ha accettato la proposta di Juwi Development 02 Srl, con sede a Verona, di conferire in esclusiva il diritto di superficie trentennale sui circa 15 ettari che fanno parte del podere Zocchetto al fine di realizzare un impianto fotovoltaico a terra.

Questo inconsueto botta e risposta , duro molto duro, l’ho trovato sulla pagina FB di Paolo Zignani e ritengo utile rilanciarlo. Lo scontro non è ideologico ma tutto politico. Interessante per capire come sono nate le cose (con la decisione del CDA della Fondazione) e come si potrebbero evolvere con un PD che pare assumere una posizione neutra

L’iter seguito finora dalla Fondazione Città di Cremona è stato molto deficitario sia sul piano della conoscenza delle gravi criticità della progetto avviato, sia sul piano della democrazia deliberativa che consiglia un coinvolgimento ampio del territorio e della comunità già in fase istruttoria.

L'argomento che scotta viene evitato, perché troppo importante.

Intervista a Massimo Terzi , architetto, che ha progettato tre delle quattro nuove palazzine dove oggi è collocata la struttura di Cremona Solidale i cui terreni sono stati donati dal Sig. Mainardi ed oggi di proprietà della Fondazione città di Cremona. Terzi è stato assessore all’urbanistica del comune di Cremona dal 1995 al 2001.

Alcuni media locali , in particolare il giornale la Provincia e Cremona Oggi , riferendo di una lettera inviata dalla Presidente della Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli , hanno dato notizia che la stessa sostiene che avrei votato a favore dell’intera operazione. Questo non è vero.

Siamo fermamente convinti che vada scongiurata la perdita di suolo agricolo e che questi tipi di interventi debbano interessare aree dismesse e già compromesse senza devastare ulteriormente il nostro prezioso paesaggio.

Il parco fotovoltaico diventerebbe così il biglietto da visita per le migliaia di automobilisti che transitano dalla tangenziale cittadina, alterando irrimediabilmente un’area che merita ben più rispetto.

Al centrosinistra cremonese i prati verdi e i terreni agricoli danno fastidio? E' una coalizione politica allergica agli alberi?

Il CdA di Fondazione Città di Cremona lo scorso 20 novembre ha deciso ‘l’aggiudicazione della costituzione del diritto di superficie a favore della società JUWI DEVELOPMENT 02 SRL, alle condizioni di cui all’Avviso pubblicato in data 30/9/19 ovvero: durata 30 anni a partire dalla stipula dell’atto notarile; autorizzazioni e permessi per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in carico al superficiario; condizioni economiche € 1.150.000,00’ .

Posso tranquillamente affermare che la questione non è stata affrontata negli organismi dirigenti del partito (Pd) , e nemmeno nelle commissioni competenti (territorio e ambiente).

Le posizione contrarie o critiche alla scelta della Fondazione Città di Cremona di dare l’ok ad un mega impianto fotovoltaico di 15 ettari di fronte a Cremona Solidale stanno crescendo. Alcuni di coloro che hanno preso posizione propongono la costituzione di un comitato che contrasti la scelta.

L’impianto fotovoltaico nei pressi di Cremona Solidale non va bene. Si ricerchino altre soluzioni.

La Fondazione Citta' di Cremona ha ricevuto una proposta di cessione del diritto di superficie di 15 ettari di sua proprietà per la realizzazione di un parco fotovoltaico.

La notizia data da Telecor nei giorni scorsi sulla realizzazione di un Parco Fotovoltaico di 15 ettari , deciso da Fondazione Città di Cremona con l’assenso del Comune, a fianco di Cremona Solidale sta facendo discutere. Abbiamo raccolto le prime reazioni .

La Fondazione, in trent'anni, incasserà in cambio del diritto di superficie più di un milione di euro (76.700 per ettaro di fotovoltaico)

PER L’ EFFICIENZA DELLE AZIENDE DEL SETTORE AGROALIMENTARE OGGI IN UN CONVEGNO A CREMONA SPUNTI E SOLUZIONI PRATICHE, CON IL RICHIAMO A COGLIERE GLI INCENTIVI DISPONIBILI PER LE AZIENDE DEL TERRITORIO DEL SUD LOMBARDIA

La Tecnologia Fotovoltaica sta incontrando un rapido sviluppo grazie all'impulso che ha avuto il mercato degli impianti fotovoltaici a livello mondiale. Sulla spinta del mercato fotovoltaico mondiale che chiede soluzioni sempre più efficienti e architettonicamente integrate le Università di tutto il mondo compresi centri di ricerca e industria hanno iniziato a sfornare tecnologie innovative e sempre più compatibili con le esigenze di minimo impatto ambientale.

L'energia elettrica generata da impianti fotovoltaici satellitari lanciati nello spazio torna alla ribalta: un modo sostenibile ed efficiente di generare energia pulita da inviare sulla Terra. Il sistema dovrebbe entrare a regime nel 2030, sostengono gli analisti di Avvenia (www.avvenia.com ), uno dei maggiori player italiani nell'ambito dell'efficienza.

Uno dei più grandi d'Italia.Ghirri: «Investiamo per raggiungere l’eccellenza e offrire servizi competitivi ai nostri clienti»